Statement

My research is a rethinking of painting, acted in a critical and conceptual way as a counterpart to the current dominance of the image. At the center of it is the idea of ”ecology of the gaze”: a condition suspended between image, materiality and temporality of fruition.

My work is based on the topic of survivals, both iconic and methodological, of aesthetic categories that have passed from the history of representations into contemporary contexts. Among them, the use of the picturesque in video games, the aestheticization of satellite images, and the chromatic alteration in scientific images. It deals with the use of both obsolete and contemporary optical devices, as well as the interest in the physical properties of materials, which is accompanied by analysis on the idea of the optical unconscious, associated with physical properties of the human body and visual perception.

My practice develops mainly in relation to specific places and spaces, activating an organic, indexical, and tautological relationship between work, context, and environment.

Il mio lavoro è un ripensamento della pittura, in chiave critica e concettuale, come controparte al dominio attuale dell’immagine. Al centro della ricerca l’idea di “ecologia dello sguardo”: condizione sospesa fra immagine, materialità e temporalità della fruizione.

Le mie opere sono basate sulla ricerca delle sopravvivenze (Survival), sia iconiche che metodologiche di categorie estetiche che dalla storia delle rappresentazioni sono transitate nei contesti contemporanei, per esempio, l’uso del pittoresco nei video-games, l’estetizzazione delle immagini satellitari, e l’alterazione cromatica nelle immagini di carattere scientifico, così come l’uso di dispositivi ottici obsoleti o contemporanei, e l’interesse per le proprietà fisiche dei materiali, cui si affianca la ricerca sull’idea di inconscio ottico, associato però alle proprietà fisiche del corpo umano e alla percezione visiva.

La mia pratica si sviluppa principalmente in relazione ai luoghi e agli spazi specifici, attivando un rapporto organico, indessicale e tautologico tra opera, contesto e ambiente.